Riprendo un mio articolo pubblicato sulla rivista Rosa+Croce dello scorso autunno nel quale veniva riportato il mio intervento sull'Economia al Convegno Nazionale dell'Ordine della Rosa Croce Amorc a Roma. (Prima parte di tre)
L’essenza di
quanto vi illusterò qui di seguito, può essere rappresentata con un’ape che
lavora al suo alveare.
Osservando “l’economia” di questa comunità, ho trovato
quanto di più bello ed armonioso possa esserci in termini di amministrazione
delle cose domestiche.
Amministrazione delle cose domestiche, è proprio
l’etimologia della parola economia.
Voglio iniziare queste mie brevi note raccontandovi un mio incubo.
Voglio iniziare queste mie brevi note raccontandovi un mio incubo.
Credete che il
famoso discorso di Martrin Luter King tenuto 52 anni fa, sarebbe entrato nella
storia se anziché dire “Io ho un sogno” avesse detto «io ho un incubo»?
Credo
proprio di no!
Con questo semplice esempio, voglio ricordare a tutti noi uno
dei principi mistici più importanti per la nostra vita quotidiana: “pensare in
positivo”.
Voglio
condividere con voi il “sogno”, ma farei meglio a dire la “visione” di un mondo
nuovo.
Io vedo crescere ogni giorno un mondo dove
l’avidità viene sostituita
dalla ...
...condivisione,
l’accumulazione, viene rimpiazzata dalla ...
...circolazione.
Pensiamo
alla dinamo di una bicicletta, se ci meditiamo un attimo ci rendiamo subito
conto che questa produce energia solo se la ruota gira.
Vedo
un mondo dove la spoliazione della natura viene trasformata in ...
...sostenibilità.
La
competizione… La competizione riacquisirà il suo significato originario.
Com-petere deriva dal latino Cum Petere che non vuol dire io mi batto contro di
te, ma Io cerco insieme a Te.
Ma cosa cerchiamo insieme?
Gli
economisti dicono che un futuro così, è un futuro stagnante e ce lo prospettano
come un incubo.
Se nel mondo dovesse scoppiare la pace e trovassimo la cura per
tutte le malattie, sarebbe veramente un disastro per l’economia?
Per come la
concepiamo oggi, sicuramente si!
Credo
che un futuro a crescita zero non possa essere considerato stagnante più di
quanto lo possa apparire la vita umana quando un’adolescente ha raggiunto la
sua massima altezza all’età di sedici anni. Per gli altri anni che lo
porteranno attraverso la vita, non crescerà più in altezza, ma di sicuro lo
farà per altri aspetti importanti della sua esistenza.
(continua nella seconda parte)
Nessun commento:
Posta un commento